Le belle addormentate … il risveglio delle tartarughe!
Chi ha delle tartarughe di terra, lo sa: tra pochi giorni (se non è già successo), grazie all’arrivo delle primavera e delle temperature che si sono alzate, finalmente le nostre piccole amiche si sveglieranno dal loro lungo letargo!
Le tartarughe di terra, infatti, come tutti i rettili, dipendono dal calore del sole per fornire energia al loro metabolismo. Con il freddo dell’inverno non riuscirebbero a sostenere tutte le loro attività fisiologiche e così le tartarughe vanno in una sorta di animazione sospesa, rallentando il metabolismo all’estremo e sopravvivendo grazie alle riserve corporee accumulate durante il periodo caldo e all’acqua accumulata nella vescica.
Quando, in primavera, la temperatura ambientale sale sopra i 10°C, l’organismo del rettile inizia a rimettersi in moto. Il letargo, però, non è un lunghissimo, tranquillo e rigenerante sonno invernale, ma un periodo potenzialmente molto rischioso se non si svolge in maniera ottimale. Infatti, se le temperature sono troppo rigide e arrivano intorno o scendono sotto lo zero, i tessuti della tartaruga potrebbero congelarsi causando gravi problemi di salute. Al contrario, se l’inverno non è particolarmente freddo, la tartaruga consuma le sue riserve a un ritmo troppo rapido producendo allo stessi una quantità eccessiva di tossine che possono essere molto pericolose.
Per questo è importante, durante la stagione invernale, monitorare, ogni tanto, il letargo della nostra amica e, dopo, il risveglio, controllare che non abbia lesioni … chiedendo magari un consiglio al veterinario!
Se il letargo, però, si è svolto in condizioni ideali la tartaruga, avvertendo l’aumento della temperatura, inizierà a riattivare il metabolismo, si sveglierà e iniziare a uscire dalla sua tana.
La prima necessità che ha la tartaruga al momento del risveglio, insieme al calore del sole, è bere cosicché possa re-idratarsi ed espellere tutte le tossine accumulate durante questi lunghi mesi. Appena la vostra tartaruga farà capolino dalla sua cuccia preparatele un bel bagno tiepido facendo attenzione che l’acqua non superi il piastrone. Dopo un paio di ore la vostra tartarughina si sentirà già meglio e inizierà a bere e soprattutto a fare la pipì. È importantissimo che le tartarughe facciano i loro bisogni affinché possano espellere tutte le tossine che hanno accumulato in inverno. La vescica delle nostre amiche, infatti, è costituita da una parete permeabile che permette di assorbire l’acqua ma anche le sostanze di scarto.
Le tartarughe dovrebbero riprendere a mangiare entro una settimana dal loro risveglio. Ogni giorno date alle vostre amiche erbe, frutta e verdura fresche come insalata e mela oppure, se ne avete la possibilità erbe e piante di campo come il tarassaco, la piantaggine e il trifoglio.
Se la tartaruga non riprende a mangiare spontaneamente entro una settimana potrebbe essere un campanello di allarme. Le cause possono essere tante, ad esempio un consumo eccessivo delle riserve corporee dovute a una temperatura eccessiva durante il letargo o un clima troppo freddo dopo il risveglio. In generale, i problemi più diffusi dopo il risveglio delle nostre tartarughe possono essere:
▪ Lesioni da freddo agli occhi o al sistema nervoso causate da temperature troppo basse. Si manifestano con cecità, mancata assunzione di cibo, incapacità di muovere uno o più arti, testa deviata da un lato, movimenti in circolo
▪ Stomatite necrotica (infezione della bocca): a cavità orale è infiammata e piena di materiale purulento. La tartaruga con una stomatite proverà molto dolore e non riuscirà a mangiare: per questo è importante portarla subito dal veterinario per intervenite in modo tempestivo
▪ Rinite (infezione respiratoria): si manifesta con uno scolo dalle narici che può essere mucoso o purulento, spesso accompagnato da occhi chiusi e inappetenza
▪ Lesioni causate dall’attacco di roditori: Ratti e topi possono aggredire la tartaruga causando lesioni gravissime
Se notate uno di questi sintomi o vi accorgete che la vostra tartaruga di terra ha qualcosa che non va, rivolgetevi il più presto possibile al veterinario … lui saprà aiutarvi!